Giovedì 30 Dicembre 2010, sono a lavoro, dal computer controllo l'ennesima volta le previsioni meteo marine;
il mare non ha intenzione di muoversi anche se ha messo un leggero scirocco, qualcosa devo fare, domani ho il giorno libero e voglio farmi l'ultima pescata dell'anno. Dentro di me pianifico la battuta che sarà mirata alla ricerca del cavedano, i solo tre/quattro spot mi regaleranno sicuramente qualche emozione.
Poi mi affaccio su SPINNING ZONE e sulla sezione "andiamo a pesca" scrivo che il mare era piatto e andavo a caccia di squali.... poco dopo leggo l'amico Tony che rispondeva alla mia frase dicendo di fare un'uscita insieme, a lui si aggiunge l'intervento dell'altro amico Gaetano che voleva aggregarsi, al che propongo una bella uscita sul fiume Amaseno alla ricerca del big chub!!
Nel corso della mattinata ci diamo appuntamento per il giorno dopo e proseguiamo la nostra giornata...
La notte, come prevedevo, ho dormito male, mi sveglio in largo anticipo sull'ora della sveglia, alle 5 già sono in piedi con l'ansia di uscire da casa rivedere gli amici e pescare insieme a loro!!!!
Come me l'amico Tony alle 6:30 è già sotto casa mia, mezz'ora di anticipo sulla tabella di marcia. Preciso e puntuale invece Gaetano alle 8 sul luogo dell'appuntamento.
Da li, break caffè e via verso lo spot.
Subito scendiamo e cominciamo a lanciare i nostri plastichetti e metalli, pochi minuti vicini a lanciare e poi distanti uno dall'altro a sondare tutti gli angoli del fiume.
Da subito si capisce che non sono molto attivi come è stato altre volte ma dopo pochi minuti sento la voce di Gaetano che sussurra"NO L'HO PERSO, MI HA ATTACCATO SOTTO I PIEDI"
bene segni positivi, passano pochi minuti e svergino la mia nuova corkish con questo piccoletto che ha gradito il mio martin 9 ape rossa
Ora siamo molto distanti un dall'altro ma riesco a sentire la voce di Gaetano che dice "GREGO', L'HO FATTO!!"
Passano un paio d'ore e c'incontriamo tutti e tre, Gaetano ne ha fatti due, io uno e il buon Tony sfortunatamente zero.
Decidiamo di provare in un canale dove Gaetano già li ha fatti in passato e lui al primo lancio ne fà uno.
Dopo di che il nulla!!! si è fatto mezzo giorno è ora di tornare alle case, baci e bacetti ci salutiamo e prendiamo la strada del rientro....
Come al solito bellissima mattina in compagnia delle persone più care.....
AUGURO UN BUON ANNO A TUTTI!!
31/12/10
24/12/10
Hooks vs trebles
Ogni artificiale esce dalla casa produttrice con delle ancorette di serie.
Naturalmente c'è differenza tra le ancorette montate su esche destinate alla pesca in acque interne e quelle destinate per la pesca in mare.
Ogni casa utilizza un tipo di ancoretta, le più conosciute e sicuramente più affidabili sono le VMC e le OWNER.
Le VMC sono le più famose, montate dalla RAPALA da molto tempo, e da altri marchi come YO-ZURI, STORM ecc...
Le OWNER invece sono più "recenti" importate dalla TUBERTINI e distribuite sotto il marchio C'ULTIVA, vengono montate di serie sugli artificiali YAMASHITA e da altri marchi giapponesi come IMA, TACKLE HOUSE ecc...
Purtroppo le ancorette hanno i loro pregi e i loro difetti;
la funzione principale dell'ancoretta è quella di mantenere salda la preda al momento della cattura senza rischiare di perderla.
Lo studio dell'ancoretta sembra una cosa semplice, ma non lo è; la grandezza e il peso, influiscono sul nuoto dell'esca, le ancorette di serie sono già studiate per far lavorare l'esca in un determinato modo.
Arriverà il momento che dovremo cambiare le nostre ancorette, questo può derivare da tanti fattori quali ruggine, rottura, qualità.
Avvolte troviamo montate delle ancorette veramente pessime che si aprono come il burro, altre volte invece le cambiamo semplicemente per motivi personali,la sostituzione delle ancoretta può essere fatta con l'utilizzo di AMI SINGOLI, anche per loro esistono dei pregi e difetti. Gli ami più adatti a questo utilizzo sono distribuiti da TUBERTINI, DECOY e GAMAKATSU anche altri marchi tipo FISH&FISH e TRACK hanno alcuni prodotti non male.
I modelli che andremo ad utilizzare saranno tutti circle o semi-circle con punta "a becco d'aquila" ad eccezione dei decoy che sono dei semplici ami con occhiello con la particolarità di averlo in linea al gambo e quindi non necessita di doppio split-ring per il montaggio.
Utilizzando gli ami singoli sicuramente il rischio dovuto all'incaglio sarà minore, in alcuni casi il movimento dell'esca risulta migliore, come può essere peggiore e influire sul nuoto errato dell'esca, quindi bisogna fare sempre attenzione su cosa montare.
Al momento della cattura, con l'utilizzo dell'amo singolo c'è meno rischio che la preda si slami, viceversa, al momento dell'attacco avendo un solo punto di presa si ha il rischio di non allamarla.
Due difetti importanti degli ami sono il costo e il montaggio.
E' una dura scelta quella dell'amo o dell'ancoretta, ogni pescatore ha le sue preferenze,le sue esigenze e le sue opinioni...
Tutto questo? rimarrà sempre un bel quesito!
Naturalmente c'è differenza tra le ancorette montate su esche destinate alla pesca in acque interne e quelle destinate per la pesca in mare.
Ogni casa utilizza un tipo di ancoretta, le più conosciute e sicuramente più affidabili sono le VMC e le OWNER.
Le VMC sono le più famose, montate dalla RAPALA da molto tempo, e da altri marchi come YO-ZURI, STORM ecc...
Le OWNER invece sono più "recenti" importate dalla TUBERTINI e distribuite sotto il marchio C'ULTIVA, vengono montate di serie sugli artificiali YAMASHITA e da altri marchi giapponesi come IMA, TACKLE HOUSE ecc...
Purtroppo le ancorette hanno i loro pregi e i loro difetti;
la funzione principale dell'ancoretta è quella di mantenere salda la preda al momento della cattura senza rischiare di perderla.
Lo studio dell'ancoretta sembra una cosa semplice, ma non lo è; la grandezza e il peso, influiscono sul nuoto dell'esca, le ancorette di serie sono già studiate per far lavorare l'esca in un determinato modo.
Arriverà il momento che dovremo cambiare le nostre ancorette, questo può derivare da tanti fattori quali ruggine, rottura, qualità.
Avvolte troviamo montate delle ancorette veramente pessime che si aprono come il burro, altre volte invece le cambiamo semplicemente per motivi personali,la sostituzione delle ancoretta può essere fatta con l'utilizzo di AMI SINGOLI, anche per loro esistono dei pregi e difetti. Gli ami più adatti a questo utilizzo sono distribuiti da TUBERTINI, DECOY e GAMAKATSU anche altri marchi tipo FISH&FISH e TRACK hanno alcuni prodotti non male.
I modelli che andremo ad utilizzare saranno tutti circle o semi-circle con punta "a becco d'aquila" ad eccezione dei decoy che sono dei semplici ami con occhiello con la particolarità di averlo in linea al gambo e quindi non necessita di doppio split-ring per il montaggio.
Utilizzando gli ami singoli sicuramente il rischio dovuto all'incaglio sarà minore, in alcuni casi il movimento dell'esca risulta migliore, come può essere peggiore e influire sul nuoto errato dell'esca, quindi bisogna fare sempre attenzione su cosa montare.
Al momento della cattura, con l'utilizzo dell'amo singolo c'è meno rischio che la preda si slami, viceversa, al momento dell'attacco avendo un solo punto di presa si ha il rischio di non allamarla.
Due difetti importanti degli ami sono il costo e il montaggio.
E' una dura scelta quella dell'amo o dell'ancoretta, ogni pescatore ha le sue preferenze,le sue esigenze e le sue opinioni...
Tutto questo? rimarrà sempre un bel quesito!
20/12/10
Bassa o alta che sia.....la scogliera incontrastata
Un masso, uno scoglio, un fondale misto, una scogliera!
Uno spot incontrastato in quasi tutte le situazioni meteo marine, sentire le onde sbattere sulle rocce,vedere la schiuma attaccarsi sopra....
La scelta del punto dove lanciare la nostra esca, farla passare tra uno scoglio e un' altro evitando d'incagliare con la speranza di sentire la botta, una scarica di adrenalina unica che solo un predatore può darti;
La canna si piega, la frizione del mulinello tarata alla perfezione canta una dolce melodia, intanto nei nostri pensieri c'è solo la speranza di non perdere la preda, il rischio è alto, le rocce ruvide e appuntite intimoriscono il nostro terminale tanto cercato e selezionato in un vasto repertorio, e poi loro le ancorette amate e odiate, si apriranno, saranno allamate bene, all'esterno?all'interno?attimi di tensione che poco dopo si trasformeranno in gioia e soddisfazione.....
Il trofeo è nelle nostre mani!!!!
Uno spot incontrastato in quasi tutte le situazioni meteo marine, sentire le onde sbattere sulle rocce,vedere la schiuma attaccarsi sopra....
La scelta del punto dove lanciare la nostra esca, farla passare tra uno scoglio e un' altro evitando d'incagliare con la speranza di sentire la botta, una scarica di adrenalina unica che solo un predatore può darti;
La canna si piega, la frizione del mulinello tarata alla perfezione canta una dolce melodia, intanto nei nostri pensieri c'è solo la speranza di non perdere la preda, il rischio è alto, le rocce ruvide e appuntite intimoriscono il nostro terminale tanto cercato e selezionato in un vasto repertorio, e poi loro le ancorette amate e odiate, si apriranno, saranno allamate bene, all'esterno?all'interno?attimi di tensione che poco dopo si trasformeranno in gioia e soddisfazione.....
Il trofeo è nelle nostre mani!!!!
18/12/10
Il pesce "Pasquale"
La Santa Pasqua.....
Mi sveglio presto come al solito, quando non lavoro,e non ho impegni, sò che posso inventarmi qualsiasi cosa.
Le condizioni meteo marine non offrono buone chance quindi opto per le acque interne...il tempo è nuvoloso, bassa pressione e ancora non piove;
Vado a cercare qualche squaletto, dove? facciamo una passeggiata sull' Ufente.
Sono le 7:30 circa, in giro non c'è un'anima, l'Appia è deserta,in venti minuti mi trovo all'altezza di un posto a cui non ho dato mai peso e ci sono passato un miliardo di volte, molto prima dell'Ufente, la strada deserta mi permette di fermarmi al centro della strada e scrutare lo spot...MI PIACE!!! parcheggio e scendo pronto a lanciare i miei rotanti, lo scenario si presenta così in tutti i suoi lati:
Sponde pulite e facili, tranquillità totale, scruto l'acqua e vedo un bel cavedano, che penso, insospettito, risale veloce la forte corrente.
Segno positivo, pescare non è semplice, la corrente è sostenuta e ci sono parecchie buche che non riesco a sondare.
Comincio con la mia esca preferita, un martin n°6 ape rossa, resta in pesca tranquillamente ma rimane troppo sotto il pelo dell'acqua quindi salgo di misura e prendo lo stesso ma nella misura n°12;
Bene, comincio a pescare decentemente anche se non come vorrei io....lancio a destra lancio a sinistra, in e contro corrente senza risultati, avendo tanto spazio a disposizione mi sposto spesso, poi decido di lanciare sotto il ponte, al primo recupero vedo due minuscoli cavedani che inseguono fino a sotto i piedi, secondo lancio più sotto ancora, trattengo in corrente e BAM la mega force mi fa vedere la sua dolce curva mentre il theory canta a strappi, pochi secondi e lo Squalo e nelle mie mani
Slamo e rilascio e con un guizzo torna a casa....riprovo sotto il ponte ma nulla, distruggo il Martin lanciandolo sul ponte, lo cambio e mi sposto, vedo un cavedano in una buca profonda ma non riesco a raggiungerlo, poi lo perdo, provo un CD da 7 ma niente....comincia a piovere, la felpa comincia a bagnarsi e decido di ripiegare.....
Questo spot sarà di nuovo battuto!!!!
Mi sveglio presto come al solito, quando non lavoro,e non ho impegni, sò che posso inventarmi qualsiasi cosa.
Le condizioni meteo marine non offrono buone chance quindi opto per le acque interne...il tempo è nuvoloso, bassa pressione e ancora non piove;
Vado a cercare qualche squaletto, dove? facciamo una passeggiata sull' Ufente.
Sono le 7:30 circa, in giro non c'è un'anima, l'Appia è deserta,in venti minuti mi trovo all'altezza di un posto a cui non ho dato mai peso e ci sono passato un miliardo di volte, molto prima dell'Ufente, la strada deserta mi permette di fermarmi al centro della strada e scrutare lo spot...MI PIACE!!! parcheggio e scendo pronto a lanciare i miei rotanti, lo scenario si presenta così in tutti i suoi lati:
Sponde pulite e facili, tranquillità totale, scruto l'acqua e vedo un bel cavedano, che penso, insospettito, risale veloce la forte corrente.
Segno positivo, pescare non è semplice, la corrente è sostenuta e ci sono parecchie buche che non riesco a sondare.
Comincio con la mia esca preferita, un martin n°6 ape rossa, resta in pesca tranquillamente ma rimane troppo sotto il pelo dell'acqua quindi salgo di misura e prendo lo stesso ma nella misura n°12;
Bene, comincio a pescare decentemente anche se non come vorrei io....lancio a destra lancio a sinistra, in e contro corrente senza risultati, avendo tanto spazio a disposizione mi sposto spesso, poi decido di lanciare sotto il ponte, al primo recupero vedo due minuscoli cavedani che inseguono fino a sotto i piedi, secondo lancio più sotto ancora, trattengo in corrente e BAM la mega force mi fa vedere la sua dolce curva mentre il theory canta a strappi, pochi secondi e lo Squalo e nelle mie mani
Slamo e rilascio e con un guizzo torna a casa....riprovo sotto il ponte ma nulla, distruggo il Martin lanciandolo sul ponte, lo cambio e mi sposto, vedo un cavedano in una buca profonda ma non riesco a raggiungerlo, poi lo perdo, provo un CD da 7 ma niente....comincia a piovere, la felpa comincia a bagnarsi e decido di ripiegare.....
Questo spot sarà di nuovo battuto!!!!
17/12/10
La regina dalla spiaggia
La troviamo dappertutto, l'abbiamo presa dappertutto, ma la spiaggia è lo spot più bello, più difficile, più affascinante dove possiamo cercare la regina;
mi ricordo ancora quando il caro sammy mi diceva di battere quella spiaggetta così semplice e innocua ai nostri occhi e che sicuramente ci regalava qualcosa......
.........con il tempo, la speranza e tanta pazienza, i risultati cominciarono a farsi vedere, oggi quella "spiaggetta" ci ha portato a conoscere le spiagge, il mare e tutta la sua vita.
insidiare la regina in questi posti non è facile, ne tanto meno difficile, bisogna solo avere le accortezze giuste e tanta tenacia il resto verrà da sè.......
ne vedremo delle belle.........
mi ricordo ancora quando il caro sammy mi diceva di battere quella spiaggetta così semplice e innocua ai nostri occhi e che sicuramente ci regalava qualcosa......
.........con il tempo, la speranza e tanta pazienza, i risultati cominciarono a farsi vedere, oggi quella "spiaggetta" ci ha portato a conoscere le spiagge, il mare e tutta la sua vita.
insidiare la regina in questi posti non è facile, ne tanto meno difficile, bisogna solo avere le accortezze giuste e tanta tenacia il resto verrà da sè.......
ne vedremo delle belle.........
Chub from the ice....
Sono le 7:20, Daniele arriva sotto casa mia, carichiamo l'attrezzatura in macchina e partiamo verso il primo bar per fare colazione e munirci di sigarette.
Fa freddo, il termometro segna 3° ma la voglia non ci smonta minimamente, anzi siamo carichi e fiduciosi;
arriviamo alle 8:00 circa sul nuovo spot, la tramontana ci viene in pieno viso e m'invita a mettere i guanti...
cominciamo i primi lanci con i soliti killer ma il sole deve ancora scaldare e non abbiamo risultati.
A Daniele squilla il telefono, e mentre civetta con non so chi decido di provare a cambiare esca, dalla scatola compare un bel jigghetto della molix, lo JUGULO da 5 gr. colore argento rosa, lo monto primo lancio e sento l'attacco che sfortunatamente va a vuoto, Daniele si gira e mi guarda, rilancio, lui attacca il telefono e BAM esce questo bel somarello che ingoia il piccolo jig
è bello, non c'aspettavamo tale pezzatura, foto e immediato release
subito mi accendo una sigarette e mi auto complimento, poi arriva il turno di Daniele che, data la sua esperienza me ne tira fuori uno col JUBARINO
solito rito, foto e release
faccio il copione, tiro fuori anche io il JUBARINO e poco dopo BAM, il big della giornata
è proprio bello, il mio record!!!
GRAZIE DELL'EMOZIONE TORNA A CASA!!!!
e si conclude la giornata.....
Fa freddo, il termometro segna 3° ma la voglia non ci smonta minimamente, anzi siamo carichi e fiduciosi;
arriviamo alle 8:00 circa sul nuovo spot, la tramontana ci viene in pieno viso e m'invita a mettere i guanti...
cominciamo i primi lanci con i soliti killer ma il sole deve ancora scaldare e non abbiamo risultati.
A Daniele squilla il telefono, e mentre civetta con non so chi decido di provare a cambiare esca, dalla scatola compare un bel jigghetto della molix, lo JUGULO da 5 gr. colore argento rosa, lo monto primo lancio e sento l'attacco che sfortunatamente va a vuoto, Daniele si gira e mi guarda, rilancio, lui attacca il telefono e BAM esce questo bel somarello che ingoia il piccolo jig
è bello, non c'aspettavamo tale pezzatura, foto e immediato release
subito mi accendo una sigarette e mi auto complimento, poi arriva il turno di Daniele che, data la sua esperienza me ne tira fuori uno col JUBARINO
solito rito, foto e release
faccio il copione, tiro fuori anche io il JUBARINO e poco dopo BAM, il big della giornata
è proprio bello, il mio record!!!
GRAZIE DELL'EMOZIONE TORNA A CASA!!!!
e si conclude la giornata.....
16/12/10
Trecciato o PE???
Di trecciati ne ho provati molti, il migliore è sicuramente l'americano Power Pro, ma dopo l'uscita dei PE le cose sono cambiate....più morbidezza, più scorrevolezza, tanti nuovi pregi.
Il superPE della sunline si dimostrato molto buono per l'utilizzo nello spinning medio-leggero,;
Ora è il momento di provare uno dei migliori in commercio.....
Il superPE della sunline si dimostrato molto buono per l'utilizzo nello spinning medio-leggero,;
Ora è il momento di provare uno dei migliori in commercio.....
The black bass
Quando cominciò la mia passione per lo spinning,ovvero circa 6-7 anni fa, ero curiosissimo di leggere tutte le informazioni possibili su questa tecnica, e sfogliando tra le pagine di un sito trovai la tecnica al black bass, ne ero rimasto semplicemente sbalordito e straordinariamente invogliato….da lì la mia ricerca proseguì fino a capirne tante nuove cose.
Il black bass, originariamente persico trota, nasce nelle acque statunitensi per poi essere importato nelle acque europee nel fine ‘800, appartiene alla famiglia dei centrarchidi, ottimo predatore dal corpo robusto e “affusolato” dai colori principalmente verdi e strisce nere.
Negli stai uniti la pesca al black è diffusissima, E ne seguono molte manifestazioni garistiche in cui vengono investiti molti soldi. Ma passiamo in terra “nostra”,ora il persico trota è diffuso in quasi tutte le acque interne italiane, anche qui ha avuto un ottimo successo come preda da “pescare”, sia in competizioni, che sportivamente.
Sinceramente, la prima volta che mi portarono a bass non era nemmeno preventivata, quasi non ci credevo fino a quando non mi portarono in una bella “cavetta” e ne vidi tirar fuori uno da un mio amico.
Passarono i giorni e la passione di cercarlo aumentava sempre di più, cominciai ad attrezzarmi per bene fino a trovare il compromesso giusto per cercarlo nei vari spot.
Di attrezzature ne ho provate molte, ma ora posso dichiarare che basta una canna da casting ed una da spinning per affrontare le varie situazioni, personalmente adopero solo nylon massimo 12 lb.
Le esche principali per me sono quelle siliconiche, di tutti i tipi e in tutte le montature, comunque quella che mi ha dato ottimi risultati è senza dubbio la shad che metto in prima posizione, generalmente uso esche compatte dove ci sono erbai e canneti vari, mentre le esche più simili a vermi e quindi più fine le uso in acque più libere, per quanto riguarda le esche tradizionali tipo minnow e popper li uso poco, solo i popper li uso con successo quando c'è la stagione calda e il black caccia a galla i vari insetti.
La pesca al bass è bellissima, non solo per il divertimento che ci regala ma anche per l’ambiente che ci circonda in quanto ci troviamo quasi sempre in zone pienamente naturali, mi raccomando sempre il C&R di questo nostro predatore e di avere sempre attenzione e cura di quello che ci circonda…..un saluto
Seabass: with gum is much better!!!
Sono anni che pesco a spinning in mare ma non ho mai pensato di usare le esche siliconiche per la ricerca della spigola.
Da un' anno però sono cambiate molte cose...l'amico Alessandro (alias Sammy) ha cominciato a usarle per di più con successo!! fomentato da questo mi sono fatto insegnare gli inneschi, le esche migliore come dove e quando utilizzarle.
Inizialmente, anche se i risultati ci sono stati e continuavano a starci, io non ci credevo molto, pescavo male, senza convinzione, senza interesse...fino al giorno in cui Sandro mi disse testuali parole "CI DEVI CREDERE"
Come fossi forgiato da queste parole, le mie convinzioni nell'utilizzo di siliconi crescerono fino a quando una bella mattina con scaduta di scirocco diedero il primo vero risultato, una bella regina di 1,5Kg presa con questa "tecnica"
Poco dopo arriva Sandro e con la sua esperienza ne fà due nell'arco di 10 minuti
Ora la pesca con il silicone mi piace ancora di più, ora pesco più convinto, con più piacere e in ogni uscita un silicone armato è sempre con me....
Da un' anno però sono cambiate molte cose...l'amico Alessandro (alias Sammy) ha cominciato a usarle per di più con successo!! fomentato da questo mi sono fatto insegnare gli inneschi, le esche migliore come dove e quando utilizzarle.
Inizialmente, anche se i risultati ci sono stati e continuavano a starci, io non ci credevo molto, pescavo male, senza convinzione, senza interesse...fino al giorno in cui Sandro mi disse testuali parole "CI DEVI CREDERE"
Come fossi forgiato da queste parole, le mie convinzioni nell'utilizzo di siliconi crescerono fino a quando una bella mattina con scaduta di scirocco diedero il primo vero risultato, una bella regina di 1,5Kg presa con questa "tecnica"
Poco dopo arriva Sandro e con la sua esperienza ne fà due nell'arco di 10 minuti
Ora la pesca con il silicone mi piace ancora di più, ora pesco più convinto, con più piacere e in ogni uscita un silicone armato è sempre con me....
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